Neve e piume

Copertina del libro Neve e piume di Franca Monticello

La piccola Angela, febbricitante, in una sorta di delirio esce di casa e s’inoltra nella campagna innevata. Pervasa da una grande sonnolenza, si lascia cadere e la neve ben presto la ricopre.

Quando l’ispettore Serra la ritrova, Angela è apparentemente morta ma poi, sotto l’energico massaggio cardiaco di un medico, il suo cuore ricomincia a battere. Ricoverata in rianimazione in coma profondo, sua madre Ofelia può osservarla solo attraverso un vetro.

Il risveglio e il lentissimo recupero della bambina s’intrecciano con la difficile ricerca del padre, scomparso anni prima, messa in atto dall’ispettore Serra, il cui interesse professionale si fa personale quando, frequentando Ofelia, si rende conto di essersene innamorato.

Un’atmosfera magica in cui personaggi e situazioni entrano nella storia e si conquistano uno spazio.

RECENSIONI:

Motivazione III premio Associazione MAREL

Con una scrittura limpida, precisa, appassionata, Franca Monticello presenta un testo di grande intensità in quanto permeato da una profonda umanità e da un grande amore per la vita anche nei momenti più bui e dolorosi. Come in un torrente in piena le pagine travolgono il lettore con la loro forza, tale è l’urgenza di conoscerne l’epilogo. Un’ ispirazione intrisa di malessere esistenziale in Ofelia, protagonista della vicenda, che in qualche modo rappresenta tutte quelle mamme che purtroppo di frequente nella nostra società vivono nella paura più viscerale che attanaglia ogni genitore quando un figlio improvvisamente viene inghiottito dal nulla. Eppure questo personaggio femminile è estremamente positivo, nonostante viva l’angoscia della misteriosa scomparsa di sua figlia. Il messaggio che deriva dalla vicenda narrata, è un forte attaccamento alla fiducia nella vita con tutte le sue contraddizioni, senza che mai l’autrice ceda alla rassegnazione. Lo stile usato rivela la familiarità dell’autrice con i ragazzi, il che le consente di plasmare stralci quasi materici, in cui i colori, luci e ombre danzano davanti agli occhi del lettore creando immagini di forte suggestione e ponendo così l’accento sul contenuto, drammatico, ma non traumatico.

Recensione a cura della dott.ssa Livia De Pietro (critica letteraria)

Il libro “Neve e piume ”si presenta con un linguaggio semplice, fresco, e accessibile a tutti, adulti e ragazzi. La vicenda narrata è di stampo pedagogico perché offre spunti eccellenti per veicolare messaggi indubbiamente elevati sia dal punto di vista estetico che didattico. Sintomatica è la frase: “Si ha paura di entrare in contatto col dolore perciò lo si evita, ma ci si adopera perché altri se ne facciano carico” la quale caratterizza tutto l’impianto del libro. La vita di Ofelia, infatti, ruota intorno alla paura, inseparabile compagna del dolore poiché l’evento doloroso obbliga sempre ad affrontare forzatamente l’ignoto di una nuova condizione esistenziale che si pone di fronte. La perdita, in genere, già di per sé dolorosa, obbliga ad affrontare il nuovo e quindi il trovarsi faccia a faccia con la paura del cambiamento esistenziale che si deve affrontare. Il dolore è indissolubilmente legato al sentimento della “perdita” di una persona cara fatta anche di riferimenti, punti fermi e ricorrenti nelle nostre vite. In qualunque sfera (sociale, professionale, affettiva) la perdita di questi riferimenti sicuri destabilizza e provoca la sensazione di perdere, insieme a ciò che non è più, anche se stessi. Il binomio paura-dolore dà senso alla vita ed è per questo che quando Ofelia si ritrova spaesata a dover ricostruire, neanche sa bene come, in ogni caso, la sua vita, fluisce nella penna dell’autrice una dedizione perseverante a queste due dimensioni che generano nel lettore un potenziale emotivo esteriorizzato come energia costruttiva ed esplorativa.

Franca Monticello, autrice di altri libri di racconti e fiabe, ha conseguito autorevoli riconoscimenti, ma questo segna il salto di qualità in quanto è il suo primo romanzo. La narrazione, dal linguaggio apparentemente semplice, è invece molto elaborata perché trattasi di un messaggio fresco e genuino cui corrisponde una sapiente struttura lessicale. É insomma vera e propria conoscenza dell’importanza dello strumento libro per comunicare emozioni e sensazioni il che presuppone una certa competenza e chiara consapevolezza di una precisa strategia da applicare. Tale strategia è soprattutto ravvisabile nella trama della vicenda che coinvolge emotivamente pagina per pagina. Questa, potrebbe essere una vera e propria unità didattica che in forma creativa induce alla transcodifica del testo in altro codice, come per es. la drammatizzazione, la personificazione dei personaggi oppure il laboratorio espressivo teatrale con linguaggio in forma diretta dei personaggi nonché la raffigurazione degli ambienti. La protagonista parallela di questo componimento letterario è tuttavia la speranza che ruota intorno a un modello di purezza valorizzato dalla sottile vena di mistero che riesce a conferire alla pagina il respiro e la leggerezza di chi assapora la gioia di una eventuale scoperta mettendo in moto la fantasia. I personaggi sono frammenti di luce che affondano le radici in un equilibrio etico e professionale, caratteristica di chi ha una predisposizione alla didattica. Insomma il libro costituisce un limpido spaccato dell’interiorità di Franca Monticello, un biglietto da visita che a colpo d’occhio denota un’intimità profonda, direi proprio per il coinvolgimento emozionale che affascina il lettore.

Recensione della dott.ssa Sofia Marcon – Biblioteca di Marostica

Neve e piume è un romanzo che si legge, davvero, tutto d’un fiato. Franca Monticello riesce a creare un mix stupendo tra una prosa dolce e asciutta e una trama estremamente viva e dinamica che cattura il lettore trasportandolo letteralmente all’interno della storia.
I personaggi infatti, che apparentemente entrano nella storia come sporadiche comparse, si conquistano lentamente uno spazio, muovendosi in totale autonomia nell’intreccio di un racconto che si compone sotto lo sguardo di chi legge, costruendo alla fine una trama fitta e complessa, ma al contempo disarmante per la sua chiarezza.
In Neve e Piume Franca Monticello affronta temi di portata comune e universale che invitano il lettore ad un’attiva partecipazione emotiva mentre scopre lentamente a ritroso gli intrighi di una storia passata legata al presente: il catastrofico evento che è, appunto, il coma di una bambina, innesca un’inarrestabile una catena di eventi che porta alla ricerca del padre, scomparso anni prima in circostanze misteriose.

Dalla recensione della scrittrice Rossana Lozzio

Una favola moderna in cui ci si può letteralmente immergere e che si legge tutto d’un fiato!Un romanzo ben scritto e personaggi semplici, tanto simili a coloro che possiamo incontrare ovunque, in un momento qualsiasi della nostra vita ma da cui dovremmo proprio lasciarci catturare per imparare che la vita ci mette spesso alla prova ma è sempre possibile trovare la forza per andare avanti, esattamente come Ofelia e Angela, meravigliose come il mondo femminile narrato dall’autrice.

III° premio “Speciale Donna 2017” – Associazione MAREL, Roma

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